Carlo Pisacane

La Spedizione di Sapri

Il 25 giugno del 1857 un gruppo di patrioti al comando di Carlo Pisacane si imbarcò su un piroscafo, il "Cagliari" e giunse a Ponza, dopo aver liberato trecento detenuti, si diresse verso Sapri. Le armate borboniche diedero subito l'allarme, tra la popolazione e Pisacane con i suoi si avviò verso l'entroterra campano spacciandosi per bandito. Un primo conflitto tra i patrioti e l'armata borbonica avvenne nei pressi di Sala Consilina, Pisacane, Nicotera e pochi superstiti raggiunsero Sanza dove furono attacati dall'intera popolazione, Pisacane ferito si uccise. In Pisacane la fede nel Socialismo si fondeva con la più decisa volontà di riscatto nazionale. Tutta la sua opera teorica e pratica fu rivolta a risolvere il problema tra le masse contadine e la rivoluzione: in questo senso fu un precursore ed un profeta indicando l'esigenza di "una modificazione radicale della struttura dei rapporti sociali nelle campagne" ed anticipando la soluzione di un problema fondamentale per il nostro futuro paese.




La vita di Carlo Pisacane

Documento autografo di Pisacane: discorso all'equipaggio del "Cagliari"